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La comunità di Pognana risultava citata come unita a Quarzano, nella pieve di Nesso, già dal “Liber consulum civitatis Novocomi” dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del comune di Quarzano con Pognana dal 1510 sino all’anno 1538 (Liber consulum Novocomi, 1510-1535).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 per il comune di Quarzano, Pognana e Canzaga risulta le tre comunità costituivano sempre un’unica entità amministrativa (vedi Quarzano).
Nella pieve di Nesso, secondo il “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 (Compartimento Ducato di Milano, 1751), ad indicare il comune compare la nuova denominazione di Pognana nel cui territorio figurano compresi i “cassinaggi” di Rippa, Quarzano e Canzaga.
Anche nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 (Indice pievi Stato di Milano, 1753) il comune compare con il nome di Pognana con Quarzano e Canzaga, sempre inserito nella pieve di Nesso.
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano (editto 10 giugno 1757), pubblicato dopo la “Riforma al governo della città e contado di Como” (editto 19 giugno 1756), il comune di Pognana con Quarzano e Canzaga venne inserito, come comunità appartenente alla pieve di Nesso, nel Contado di Como.
Nel 1771 il comune contava 389 abitanti (Statistica anime Lombardia, 1771).
Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province (editto 26 settembre 1786 c), il comune di Pognana con Quarzano e Canzaga venne confermato facente parte della pieve di Nesso ed inserito nella Provincia di Como.
Nel 1787, a seguito della morte senza eredi maschi del marchese Giambattista Casnedi, il comune con l’intero feudo di Nesso tornò nelle disponibilità del regio Demanio (Casanova 1904).
In forza del nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791, la pieve di Nesso, di cui faceva parte il comune di Pognana, venne inclusa nel III distretto censuario della provincia di Como (Compartimento Lombardia, 1791).
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell’8 luglio 1797 (Costituzione 20 messidoro anno V), con legge del 27 marzozo 1798 il comune di Pognana con Quarzano e Canzaga venne inserito nel dipartimento del Lario, distretto di Laglio (legge 7 germinale anno VI).
Con successiva legge del 26 settembre 1798 il comune venne trasportato nel dipartimento dell’Olona, distretto XXIII di Argegno (legge 5 vendemmiale anno VII). Nel gennaio del 1799 contava 400 abitanti (determinazione 20 nevoso anno VII).
Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il comune, inserito nel distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito dipartimento del Lario (legge 23 fiorile anno IX).
Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative (legge 24 luglio 1802) e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d’Italia, Pognana venne in un primo tempo inserito nel distretto III ex comasco di Bellagio (Quadro distretti dipartimento del Lario, 1802), classificato comune di III classe (Elenco comuni dipartimento del Lario, 1803), e successivamente collocato nel distretto III di Menaggio, Cantone II di Bellagio. Il comune nel 1805 contava 405 abitanti (decreto 8 giugno 1805 a).
Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe (decreto 14 luglio 1807), vide Pognana ed uniti allargare i propri confini territoriali con l’aggregazione dei comuni di Palanzo e Lemna. Inserito nel distretto III di Menaggio, Cantone II di Bellagio, dopo l’unione il comune di Pognana contava 996 abitanti (decreto 4 novembre 1809 b).
Tale aggregazione venne confermata con la successiva compartimentazione del 1812 (decreto 30 luglio 1812).
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816), il comune di Pognana con Quarzano e Canzaga venne inserito nel distretto III di Bellagio.
Il comune, dotato di convocato, fu confermato nel distretto III di Bellagio in forza del successivo compartimento delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).
Col compartimento territoriale della Lombardia (notificazione 23 giugno 1853), il comune di Pognana, che comprendeva le frazioni di Canzaga e Quarzano, venne inserito nel distretto III di Bellagio. La popolazione era costituita da 425 abitanti.
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Pognana Lario con 471 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Como, circondario I di Como, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 487 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 572 (Censimento 1871); abitanti 660 (Censimento 1881); abitanti 825 (Censimento 1901); abitanti 930 (Censimento 1911); abitanti 933 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.
Popolazione residente nel comune: abitanti 930 (Censimento 1931); abitanti 913 (Censimento 1936). Sino al 1938 il comune mantenne la denominazione di Pognana e successivamente a tale data assunse la denominazione di Pognana Lario. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Pognana Lario veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 932 (Censimento 1951); abitanti 972 (Censimento 1961); abitanti 928 (Censimento 1971).
Nel 1971 il comune di Pognana Lario aveva una superficie di ettari 499.
Parrocchia della diocesi di Como. La sua fondazione risale al 1467 (Gatti 1986). La parrocchia della Santissima Trinità figura anche negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda nella pieve di Nesso alla fine del XVI secolo; il numero dei parrocchiani era di 200, di cui 100 comunicati (Visita Ninguarda 1589-1593). Pognana risulta parrocchia nel vicariato e pieve di Nesso anche nel 1651 (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, i redditi del parroco risultavano derivare da decime, primizie e prestazioni per lire 677 e da emolumenti di stola per lire 77 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia della Santissima Trinità possedeva fondi per 19.9 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 350 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 la nomina del titolare del beneficio era di libera collazione. Il numero dei parrocchiani era di 419. Entro i confini della parrocchia della Santissima Trinità esistevano gli oratori della Santissima Trinità, di San Nazaro, di San Fedele (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Nel 1899, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo nel vicariato di Nesso, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 800. Entro i confini della parrocchia della Santissima Trinità esistevano le chiese di San Fedele, San Marco, San Miro. Nella parrocchia erano istituite le confraternite del Santissimo Sacramento e della Madonna del Carmine. Il numero dei parrocchiani era di 856 (Visita Valfré di Bonzo, Pieve di Nesso).
Nel corso del XX secolo la parrocchia della Santissima Trinità di Pognana è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Nesso fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale VI del Lario e al vicariato di Nesso (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con il decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato del Lario (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
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